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impianto fotovoltaico agevolazioni

Impianto fotovoltaico: le agevolazioni pubbliche per installarlo

Cresce sempre di più il numero di aziende che ha deciso di investire in progetti per diventare più green, tra cui installare un impianto fotovoltaico.

Ma quali sono le ragioni? E i vantaggi?

Investire in fonti rinnovabili, specialmente nel fotovoltaico, offre alle imprese significativi vantaggi competitivi.

In un settore caratterizzato da investimenti per diventare più green, passare ad un impianto fotovoltaico è una delle iniziative più diffuse e questo perché: da una parte, permette di risparmiare in costi d’energia e di ottimizzare i costi dedicati alla produzione; dall’altra, migliora l’immagine del brand, mostrando a consumatori, clienti e stakeholder il proprio impegno per essere più sostenibili.

Solo a fine marzo 2024, si contavano in Italia 1,68 milioni di impianti fotovoltaici, a conferma di una forte crescita delle nuove installazioni in ambito commerciale e industriale, e segnando un +73% per le energie rinnovabili rispetto al 2023 [Terna Driving Energy].

Tuttavia, investire in iniziative di sostenibilità comporta spese onerose per le aziende. Per questo motivo, la Finanza Agevolata rappresenta un supporto prezioso. Sono molte, infatti, le agevolazioni che permettono di ottenere finanziamenti o contributi a fondo perduto alle imprese che vogliono impegnarsi nei confronti dell’ambiente.

Vediamo insieme quali sono, come funzionano e tutti i dettagli necessari per accedere.

1. Sabatini Green

La misura Beni strumentali - Nuova Sabatini è l’agevolazione, messa a disposizione dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, con l’obiettivo di facilitare l’accesso al credito delle imprese e accrescere la competitività del sistema produttivo del Paese.

L'agevolazione sostiene gli investimenti per acquistare o acquisire in leasing macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo e hardware, nonché software e tecnologie digitali.

È possibile, in questo caso, ottenere un impianto fotovoltaico, ma solo attraverso una certificazione.

Gli impianti di produzione energetica (fotovoltaici, di cogenerazione, mini eolici, microgeneratori…) non infissi al suolo possono essere considerati green ai fini dell’agevolazione Nuova Sabatini. Il loro acquisto, però, deve essere inserito in un più largo programma di investimento organico e funzionale, coerente con l’attività svolta dall’impresa.

L’accesso a questo bando permette di ottenere un contributo a fondo perduto fino al 10% del costo del bene + impianto.

2. Transizione 5.0

Tra le agevolazioni si inserisce anche la Transizione 5.0, un piano governativo da 6,3 miliardi di euro che mira a supportare le aziende nel loro percorso di trasformazione green e digitale.

Questo programma strategico introduce incentivi per l'adozione di sistemi di produzione per autoconsumo da fonti rinnovabili tra cui fotovoltaico, eolico, idroelettrico e geotermico; inoltre, prevede una quota dedicata alla formazione specialistica, con l’obiettivo di migliorare il livello di digitalizzazione delle attività e ottenere un considerevole risparmio energetico.

Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del 2 marzo 2024, è diventato operativo il D.L. n. 19, che introduce un importante credito d’imposta per incentivare la transizione digitale ed energetica delle aziende. L'acquisto di investimenti coerenti con il piano Transizione 4.0, in grado di assicurare un efficientamento energetico, offre alle imprese l'opportunità di includere nelle spese ammissibili, per il calcolo del credito d'imposta, anche i pannelli fotovoltaici con determinate caratteristiche.

Ma quali sono esattamente gli investimenti agevolabili?

I beni agevolabili con il piano Transizione 5.0 sono quelli già previsti dal piano Industria 4.0 (poi Transizione 4.0): investimenti in beni materiali e immateriali. Questi beni devono possedere, pena l’inammissibilità al beneficio, i 5+2 requisiti obbligatori previsti dalla norma istitutiva del 2016. Inoltre, nella versione di Transizione 5.0, devono garantire un risparmio energetico minimo del 3% rispetto alla struttura produttiva o del 5% rispetto al processo interessato dall’investimento.

Le fonti di energia rinnovabile ammissibili

Fermo restando la necessità di inserire un investimento per la riduzione dei consumi energetici, il D.L. n. 19, introduce anche l’intervento “trainato”, cioè la possibilità di agevolare investimenti in beni materiali nuovi, strumentali all’esercizio dell’impresa, finalizzati all’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili destinata all’autoconsumo, compresi gli impianti per lo stoccaggio dell’energia prodotta.

L’incentivo è riconosciuto sotto forma di credito d’imposta con l’applicazione di un’aliquota variabile sulla base dell’importo dell’investimento e della quota di risparmio energetico conseguito per investimenti:

  • fino a euro 2,5 milioni dal 35% al 45%;
  • tra euro 2,5 e 10 milioni dal 15% al 25%;
  • tra euro 10 e 50 milioni dal 5% al 15%.

Gli investimenti dovranno essere effettuati entro il 31 dicembre 2025 e sono ricompresi nell’agevolazione quelli già posti in essere a partire dal 1° gennaio 2024.

Presentazione della domanda: chiusura del portale entro e non oltre il 31 dicembre 2025.

Vuoi maggiori dettagli su Transizione 5.0? Scarica qui l’informativa completa.

 

3. Bando Agrivoltaico

Il Bando Agrivoltaico rappresenta una sinergia innovativa tra la produzione di energia solare e l’agricoltura, creando un modello sostenibile che massimizza l’uso del suolo e promuove la biodiversità.

Questo approccio, che integra impianti fotovoltaici nei terreni agricoli, offre molteplici benefici sia per l’ambiente che per l’economia rurale.

Tra i suoi vantaggi principali:

  • massimizza lo spazio: sfruttamento efficiente del terreno per produzione di cibo ed energia;
  • diversifica le fonti di reddito: gli agricoltori possono generare reddito aggiuntivo dalla produzione di energia solare;
  • riduce l’impatto ambientale: minori emissioni di gas serra e migliore gestione delle risorse idriche grazie all’ombreggiamento parziale delle colture;
  • migliora la resa agricola: alcune colture beneficiano dell’ombreggiamento fornito dai pannelli solari, riducendo l’evaporazione dell’acqua e migliorando la fertilità del suolo.

Gli incentivi previsti comprendono:

  • contributi in conto capitale: fino al 40% dei costi ammissibili, finanziati dal PNRR;
  • tariffa Incentivante: per l’energia elettrica netta immessa in rete.

Presentazione della domanda: dalle ore 12:00 del 4 giugno 2024.

 

4. FRI-Tur: per le strutture ricettive italiane

Il Bando FRI-Tur (Fondo Rotativo Imprese) è l’incentivo che punta a migliorare i servizi di ospitalità e a potenziare le strutture ricettive, in un’ottica di digitalizzazione e sostenibilità ambientale. Previsto dal PNRR, è promosso dal Ministero del Turismo ed è gestito da Invitalia. La dotazione finanziaria è di 780 milioni di euro, con ulteriori 600 milioni di finanziamenti bancari attivati per questa misura.

L'investimento deve prevedere spese, al netto dell'Iva, comprese tra i 500mila e i 10 milioni di euro. Possono essere richiesti incentivi per i seguenti interventi:

  • riqualificazione energetica e antisismica;
  • eliminazione delle barriere architettoniche.

I fondi totali sono pari a 1 miliardo e 380 milioni di euro, di cui il 50% è destinato agli interventi per la riqualificazione energetica. Nello specifico, si tratta di opere destinate a migliorare l'efficienza delle strutture, contando i consumi, riducendo le emissioni inquinanti e ottimizzando le risorse di energia.

Sono comprese anche le sostituzioni integrali o parziali dei sistemi di condizionamento in efficienza energetica dell'aria, di nuovi impianti solari fotovoltaici connessi alla rete elettrica su edifici e muniti di sistema di accumulo (come previsto dal comma 7, dell’articolo 119, del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34), nonché l'installazione di infrastrutture per ricaricare veicoli elettrici, ad uso però esclusivo della struttura turistica oggetto dell’intervento.

Sono due le tipologie di incentivi previsti dal Fri-Tur:

  • contributo diretto alla spesa: pari al 35% dei costi e delle spese ammissibili;
  • finanziamenti agevolato: concesso da Cassa Depositi e Prestiti con un tasso nominale annuo dello 0,5%, per una durata compresa tra i 4 e i 15 anni, compreso un periodo di preammortamento di massimo 3 anni (a partire dalla sottoscrizione del contratto per il finanziamento), a cui va abbinato:
    • finanziamento bancario a tasso di mercato di pari importo e durata, erogato da una banca aderente alla Convenzione del 29 agosto 2022 del Ministero del Turismo, dell'Associazione Bancaria Italiana e Cdp.

Presentazione della domanda:  le domande possono essere presentate dalle ore 12:00 del 1° luglio 2024 e fino alle 12:00 del 31 luglio 2024.

 

5. Change Energy: un pacchetto completo verso la sostenibilità

Change Energy è il pacchetto per ottimizzare al 100% l'acquisto dei tuoi nuovi pannelli fotovoltaici e permette di:

  • acquistare e installare pannelli fotovoltaici ad un prezzo agevolato;
  • sostenere l'acquisto con un finanziamento a medio-lungo termine;
  • ottenere una consulenza e presentazione di bandi di Finanza Agevolata per recuperare oltre il 50% delle spese;
  • redigere il bilancio di sostenibilità e rendere i tuoi stakeholder partecipi del tuo percorso green.

Questo pacchetto ti permette di aumentare oggi il tuo valore sul mercato e il tuo rating, seguendo un percorso vantaggioso verso la sostenibilità.

Vuoi saperne di più su Change Energy? Prenota una consulenza gratuita.

 

Uno step essenziale verso la transizione green

Come abbiamo visto, non ci sono quindi più scuse per le aziende per intraprendere un percorso di transizione verso la sostenibilità e la Finanza Agevolata rappresenta un valido supporto per investire in nuovi progetti di crescita.

 

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