Negli ultimi anni, le imprese italiane sono sempre più alla ricerca di finanziamenti per sostenere i propri progetti di crescita e innovazione. In questo contesto, i bandi di finanza agevolata rappresentano una vera e propria opportunità per ottenere risorse a condizioni vantaggiose.
Tuttavia, non tutte le aziende sono consapevoli delle tipologie di contributi ottenibili e delle procedure necessarie per partecipare ai bandi.
In questo articolo, esploreremo l'importanza per le imprese delle varie tipologie di contributi disponibili, analizzando le loro caratteristiche e fornendo alcuni consigli pratici per una partecipazione efficace ai bandi di finanziamento agevolato.
Vediamoli insieme.
Sono davvero molti i bandi di finanza agevolata da scoprire e che non potresti conoscere per la tua impresa.
Questi possono offrire diverse tipologie di contributi, a seconda delle finalità del bando e delle politiche di finanziamento degli enti o delle istituzioni che li promuovono.
Ma quali sono le principali tipologie di contributi ottenibili con i bandi di finanza agevolata?
Il contributo a fondo perduto rappresenta una percentuale calcolata sul valore di un bene o di un'attività, o sull'ammontare del piano di investimenti, che l'azienda ha acquistato e sostenuto, e che viene rendicontato all'Ente pubblico.
In pratica, l'impresa riceverà direttamente la somma spettante sul proprio conto corrente aziendale, senza alcun obbligo di restituzione.
Tuttavia, la concessione dei contributi a fondo perduto è soggetta a una serie di requisiti che l'azienda deve rispettare durante la realizzazione degli investimenti. Nel caso in cui il richiedente non rispetti tali requisiti, il soggetto erogatore può annullare il contributo concesso.
Il finanziamento a fondo perduto rappresenta quindi un'opportunità preziosa per le imprese, in quanto consente di migliorare la produttività aziendale, il flusso di cassa e la competitività sia a livello nazionale che internazionale.
Il finanziamento agevolato è una forma di prestito concessa da un ente erogatore pubblico, da un istituto bancario o da entrambi in compartecipazione. Rispetto ai tassi di mercato, il tasso di interesse di questo tipo di finanziamento è notevolmente più basso, generalmente intorno allo 0,5%. Grazie a questa agevolazione, il tasso agevolato si avvicina al tasso zero per quanto riguarda gli interessi.
L'agevolazione consiste nella differenza tra il tasso di mercato e il tasso agevolato, che rappresenta un vantaggio per l'impresa. Questo tipo di finanziamento viene erogato utilizzando fondi pubblici a un tasso di interesse inferiore rispetto a quello di mercato, solitamente attorno allo 0,5%.
Queste forme di finanziamento vengono ideate per promuovere lo sviluppo e l'avvio di attività imprenditoriali.
Il contributo in conto interessi è una forma di agevolazione erogata in vista della stipula di un contratto di finanziamento tra un'impresa e un istituto di credito a medio o lungo termine. Il contributo viene calcolato sulla base di un piano di ammortamento con un tasso di interesse equivalente a quello previsto dall'agevolazione.
L'ente pubblico che gestisce l'agevolazione (Stato, Regione, Camera di Commercio, ecc.) eroga il contributo in conto interessi per ridurre il tasso applicato dall'istituto di credito all'operazione. Sebbene il tasso di interesse possa essere liberamente concordato tra le parti, spesso il tasso agevolato è più favorevole rispetto al tasso di mercato.
Il contributo in conto interessi può essere concesso per programmi di grandi investimenti, l'acquisto di beni strumentali o per ristabilire la liquidità aziendale.
I contributi in conto impianti rappresentano una forma di finanziamento erogata da enti pubblici (Stato o altre istituzioni) per sostenere la realizzazione di progetti finalizzati alla costruzione, riattivazione o ampliamento di beni materiali.
L'importo del contributo corrisponde al costo sostenuto per la realizzazione dei beni e può essere vincolato da norme che impongono il loro mantenimento per un determinato periodo di tempo.
Questi contributi sono rilevanti ai fini del risultato dell'esercizio e vengono conteggiati nel conto economico secondo il principio della competenza, ovvero in modo graduale e sistematico lungo la vita utile dei beni materiali.
In ogni caso, i contributi in conto impianti erogati non sono soggetti a restituzione.
L’agevolazione prevista consiste nel ricevimento di garanzie per finanziamenti a medio e lungo termine da parte dell’impresa, quando l’imprenditore non è in grado di fornirle autonomamente.
Tali garanzie sono spesso fornite dai fondi di garanzia istituiti presso i Consorzi di Garanzia Collettiva Fidi. L’obiettivo principale della garanzia del credito è quello di aumentare l’affidabilità delle imprese, rendendole quindi più accessibili ai finanziamenti.
In Italia, la garanzia pubblica del Mediocredito Centrale rappresenta la forma di garanzia del credito più diffusa. Tale strumento è gestito da Invitalia ed è rivolto alle micro, piccole e medie imprese italiane che necessitano di finanziamenti finalizzati all’attività d’impresa. La garanzia pubblica viene concessa a fronte di un’operazione finanziaria concessa da un istituto di credito.
La concessione dell’agevolazione è subordinata a una valutazione economica e finanziaria dell’impresa richiedente, che dovrà dimostrare la sua capacità di restituire il finanziamento richiesto.
La concessione di un contributo che genera un credito d’imposta rappresenta una forma di agevolazione fiscale per le imprese. In pratica, l'impresa riceve un finanziamento a fondo perduto che si traduce in uno sgravio fiscale pari all'importo del contributo ricevuto.
Questo sgravio fiscale può essere monetizzato in sede di dichiarazione dei redditi attraverso il credito d’imposta, che rappresenta un credito vantato nei confronti dell’Agenzia delle Entrate. Tale credito può essere utilizzato in compensazione tramite F24, ovvero un modello di pagamento unificato utilizzato per il versamento di imposte e tasse.
Un'altra tipologia di incentivi sono gli sgravi contributivi, che rappresentano agevolazioni concesse alle imprese che accettano di assumere determinate categorie di lavoratori. In questo caso, l'agevolazione non si traduce in uno sgravio fiscale, ma in una riduzione dei contributi previdenziali e assistenziali dovuti dall'impresa.
La maggior parte dei contributi pubblici è destinata alle Micro, Piccole e Medie imprese, comunemente chiamate PMI, di cui fanno parte anche i liberi professionisti. Esistono però anche numerose agevolazioni dedicate alle startup, anche innovative, e agli aspiranti imprenditori, al fine di favorire lo sviluppo e la crescita dell'ecosistema imprenditoriale nel Paese.
L'intervento nel capitale di rischio di un'impresa da parte di un partner istituzionale o pubblico intervento consiste nella partecipazione del partner con una quota di minoranza nel capitale di rischio della società richiedente.
Tale attività ha una doppia valenza: da un lato, consente alla società di rafforzare la propria compagine societaria nei confronti di terzi, ad esempio le banche, in caso di richiesta di finanziamenti; dall'altro, la partecipazione nel capitale di rischio è accompagnata dall'erogazione di un finanziamento agevolato a sostegno dell'attività della società.
In sostanza, l'intervento nel capitale di rischio di un'impresa da parte di un partner istituzionale o pubblico rappresenta un sostegno finanziario che aiuta la società richiedente a ottenere finanziamenti più agevolmente, migliorando la sua capacità di ottenere crediti e finanziamenti da parte delle banche e di altri istituti finanziari.
In conclusione, la finanza agevolata offre grandi opportunità per le imprese che desiderano investire in nuovi progetti o sviluppare le proprie attività.
Tuttavia, nonostante i vantaggi offerti da questi strumenti, la loro conoscenza rimane ancora limitata. È importante che le imprese siano informate su cos’è la finanza agevolata e come è meglio muoversi nella richiesta di bandi disponibili, in modo da poter trarre il massimo vantaggio da questi strumenti di finanziamento.
In questo modo, le imprese potranno sfruttare appieno le opportunità offerte dai bandi di finanza agevolata e contribuire allo sviluppo economico del territorio.
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