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Finanza agevolata: un abilitatore del cambiamento, soprattutto per le Pmi

Le difficoltà di accedere al credito e di reperire capitali necessari ai nuovi investimenti a supporto della crescita dell’azienda trovano nelle misure di sostegno pubblico disponibili una risposta adeguata. Ecco perché è necessario conoscere questo strumento e affidarsi al partner giusto per essere guidati tra bandi e procedure.

Un valido strumento per le imprese che desiderano investire e che non riescono a coprire tutto l’intero budget con le proprie risorse di cassa, uno strumento che (al di là dei facili luoghi comuni) può essere accessibile e fruibile anche da una platea di aziende ancora poco consapevoli e a conoscenza dei vantaggi che offre.

Finanza agevolata: cos'è e come funziona

Di cosa stiamo parlando?

La Finanza agevolata è una soluzione di finanziamento che per molte piccole e medie imprese italiane può diventare determinante per tracciare la strategia a medio termine e rispondere in modo efficace allo stato prolungato di incertezza imposto dagli avvenimenti degli ultimi 30 mesi.


La Nuova Sabatini dedicata ai progetti in ambito Industria 4.0, il Bonus Ristorazione (il cui bando verrà pubblicato a breve), il Fondo Nuove Competenze nato per contrastare gli effetti economici dell’epidemia Covid-19 e focalizzato sulle attività di formazione e reskilling e il credito d’imposta previsto dal “Bonus Energia” – senza dimenticare le possibilità previste dal PNRR - sono solo alcuni esempi di misure pensate per favorire le imprese e le microimprese che vogliono cambiare passo e dare sostegno al proprio percorso di crescita e di innovazione e che, per contro, hanno dovuto destinare liquidità per coprire gli oneri straordinari imputabili alla pandemia prima e agli impatti della crisi economica dovuta al conflitto in Ucraina poi.


La finanza agevolata è dunque un reale abilitatore del cambiamento e una base strategica per intraprendere quel percorso di trasformazione in chiave digitale che si è reso necessario in tutti i settori. E deve essere intesa, agli occhi delle Pmi, come uno strumento a cui guardare per superare gli ostacoli (spesso insormontabili) di accedere al credito per vie ordinarie (a causa di bilanci non eccellenti, scarsa patrimonializzazione ed altri indicatori economici negativi) e per aumentare le risorse di capitale circolante necessarie per supportare i nuovi investimenti in macchinari e attrezzature ad uso produttivo, in tecnologie e in ricerca e sviluppo. Il tutto alle migliori condizioni di mercato possibili.

Grazie alle caratteristiche agevolative dei vari bandi disponibili, infatti, è più facile definire piani di spesa in parte coperti da contributi a fondo perduto o attraverso soluzioni che concedono all’impresa credito d'imposta o altre ancora che permettono di ottenere finanziamenti chirografari a tassi estremamente agevolati (in alcuni casi a zero interesse). E, non in ultimo, i prestiti ottenibili dai vari enti con la finanza agevolata hanno periodi di preammortamento estremamente lunghi, dai 12 ai 24 mesi.

Trasparenza e precisione: gli attributi necessari per la scelta di un partner


Uno degli scogli sui quali spesso si arenano le idee e i progetti di una piccola organizzazione è l’estrema eterogeneità dei bandi e la complessità (oggettiva) delle procedure da seguire per potervi accedere. L’idea che la strada da seguire sia quella di considerare solo e sempre le soluzioni più semplici non è pagante e va di pari passo con l’abitudine (purtroppo diffusa) di affidarsi a consulenti che propongono e suggeriscono solo bandi completamente a fondo perduto e misure che non trovano applicazione nel panorama economico nazionale.

Lo sforzo a cui sono chiamati le imprese e gli imprenditori è quindi quello di scegliere dei partner che operano con trasparenza e definiscono con precisione i margini di azione, partendo dall’attività indispensabile per poter ottenere un finanziamento: analizzare nel dettaglio la misura e tutte le caratteristiche di ammissibilità per ciascuna impresa.

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Affidarsi a un consulente esterno con competenze qualificate è altresì vantaggioso per due comprensibili motivi:

  • Si azzera il rischio di affidare a una figura dedicata interna all’azienda un compito che non è continuativo nel tempo o di sviluppare in modo autonomo le competenze necessarie per presentare e gestire le domande;
  • Permette all’impresa, soprattutto a quella piccola, di avere al fianco un soggetto in grado di accompagnarla verso la soluzione migliore rispetto alle reali esigenze dell’impresa stessa.
In altre parole, una finanza agevolata gestita “male” e in modo approssimativo rischia di provocare seri danni all’azienda: per questo affidarsi a professionisti esperti della materia può evitare di incorrere in multe salate o, peggio ancora, di rimborsare il contributo appena ottenuto per via di criteri di ineleggibilità o di una rendicontazione della spesa presentata in modo non corretto.


Una piattaforma come Change Capital offre la possibilità di verificare all’istante le disponibilità economiche per i bandi più importanti a livello nazionale e attiva una connessione istantanea con un team di persone dedicato che propone all’azienda la migliore soluzione e studia insieme all’imprenditore (o al consulente incaricato) tutti i requisiti richiesti per inviare con successo la domanda di finanziamento.

L’obiettivo è quello di preservare il tempo (sempre più prezioso) dell’imprenditore o del responsabile finanziario delle aziende e dei rispettivi collaboratori combinando le capacità delle tecnologie digitali a un contatto umano che non viene mai a mancare.