Come preannunciato lo scorso anno, è stato pubblicato il 13 febbraio il decreto ministeriale che incentiva, con oltre 1 miliardo di euro, l’installazione di impianti agrivoltaici di natura sperimentale, per una potenza complessiva di almeno 1,04 GW.
Il Bando Agrivoltaico mira a promuovere lo sviluppo di soluzioni innovative che consentano la coesistenza di diverse modalità di utilizzo del suolo, generando vantaggi concomitanti per l'agricoltura e l'energia.
L’agevolazione si compone di un contributo a fondo perduto nella misura massima del 40% dei costi e di una tariffa incentivante applicata alla produzione di energia elettrica netta immessa in rete.
I soggetti beneficiari del bando sono:
Superficie minima destinata all’attività agricola
La superficie minima destinata all’attività agricola deve essere pari almeno al 70% della superficie totale del sistema agrivoltaico (Stot).
Soluzioni costruttive integrate innovative
L’altezza minima dei moduli dell’impianto agrivoltaico avanzato rispetto al suolo deve consentire la continuità delle attività agricole (o zootecniche), anche sotto ai moduli fotovoltaici, e rispettare, in ogni caso, i valori minimi di seguito riportati:
Producibilità elettrica minima
La produzione elettrica specifica dell’impianto agrivoltaico avanzato (FVagri) non è inferiore al 60% della producibilità elettrica di un impianto fotovoltaico di riferimento (FV standard).
Continuità dell’attività agricola e pastorale sul terreno oggetto dell’intervento
Sul terreno oggetto dell’intervento deve essere garantita la continuità dell’attività agricola e pastorale. Il rispetto di tale condizione è verificato con le modalità stabilite dalle linee guida CREA-GSE.
Per beneficiare degli incentivi, è necessario realizzare gli impianti entro il 30 giugno 2026. Si tratta specificamente di impianti agrivoltaici di natura sperimentale, ovvero nuovi impianti che incorporano soluzioni integrate innovative. Questi impianti prevedono il montaggio dei moduli solari a un'altezza elevata da terra, garantendo così la continuità delle attività di coltivazione agricola e pastorale.
Inoltre, devono essere dotati di sistemi di monitoraggio che consentano di valutare l'impatto dell'installazione fotovoltaica sulle colture, il risparmio idrico e la produttività agricola per diverse tipologie di colture. L'obiettivo è assicurare la continuità delle attività delle aziende agricole coinvolte.
Le date e le regole operative saranno pubblicate entro il 29 febbraio 2024.
Nel prossimo decreto troveremo indicazione in merito alla documentazione richiesta per le istanze di partecipazione, i contratti tipo da sottoscrivere e gli obblighi a carico dei soggetti beneficiari.