L’insurtech al salto triplo: entro il 2023 l’obiettivo è un miliardo di euro di investimenti
Il valore degli investimenti nel settore delle polizze digitali in Italia è cresciuto esponenzialmente negli ultimi 30 mesi pur rimanendo lontano dalle cifre dei principali Paesi europei. Nella fotografia scattata dall’Italian Insurtech Association vediamo le prospettive di sviluppo e i punti di criticità da risolvere.
Circa 60 milioni di euro investiti nel primo semestre dello scorso anno, 200 milioni di euro il traguardo raggiunto alla fine di giugno di quest’anno e una previsione di arrivare a 500 milioni entro la fine di quest’anno.
Il perdurante periodo di incertezza macroeconomica non sembra dunque impattare più di tanto sulle dimensioni del mercato insurtech italiano, che negli ultimi 30 mesi può vantare un volume complessivo di 510 milioni di euro distribuiti alle startup tecnologiche del comparto e può pensare di raggiungere entro il 2023 (questo l’outlook) l’asticella dei miliardo di euro di investimenti.
Sono numeri che fanno ben sperare quelli che emergono dalla fotografia scattata dalla Italian Insurtech Association, l’associazione che riunisce più di 200 player del mercato assicurativo nazionale, e condensati nell’Insurtech Investment Index elaborato dall’Osservatorio Fintech & Insurtech del Politecnico di Milano. Numeri che, va però doverosamente precisato, non allontanano l’Italia dalle posizioni di coda della classifica dei Paesi più virtuosi in Europa nell’ambito della tecnologia assicurativa: nel Regno Unito, in Germania e in Francia si sono investiti, dall’inizio del 2020 a giugno 2022, qualcosa come 3,7 miliardi, 3,3 miliardi e 2,9 miliardi di euro rispettivamente.
Quali i punti di debolezza che possono spiegare questo gap?
Il basso livello di digitalizzazione del settore assicurativo è decisamente la voce più importante. L’Investment Index Report ha evidenziato in proposito come il rapporto tra compagnie assicurative e startup o Pmi innovative in Italia sia ancora in una fase preliminare rispetto a Paesi che hanno registrato investimenti nelle insurtech di una scala 10 volte superiore. Un secondo ostacolo da superare è la mancanza di skill tecniche e digitali, mancanza confermata dal 71% dei player che operano in ambito assicurativo. Su questo fronte è confortante l’indicazione che arriva da un’altra ricerca condotta dalla IIA (in collaborazione con EY), che ha evidenziato come per le compagnie assicurative tradizionali sia oggi una priorità ridurre il gap di competenze all’interno della filiera e avviare accordi con partner (tech company, enti accademici, startup insurtech, acceleratori o incubatori) a forte vocazione innovativa. Quattro aziende oggetto di indagine su cinque hanno confermato come sia strategico trovare soluzioni per evolvere la propria offerta di prodotti e servizi e indicato fra le tecnologie su cui puntare maggiormente le API aperte (Interfaccia di programmazione delle applicazioni) e gli strumenti di intelligenza artificiale.
Il passo in avanti necessario sulla componente di infrastruttura tecnologica va infine di pari passo con un consumatore che sta diventando sempre più digitale e che oggi rappresenta il 42% del target assicurativo, rispetto al 33% del periodo pre-pandemia. Secondo le stime dell’Italian Insurtech Association, entro 10 anni la percentuale di persone interessate a prodotti assicurativi in formato digitale arriverà all’82%, nel solco di una tendenza che vedrà l’offerta di questo genere di polizze crescere in Europa del 30/40% nell’arco del prossimo decennio.
Oggi il 73% dei consumatori italiani sottoscrive un’assicurazione rivolgendosi ancora a intermediari di fiducia e a canali di vendita tradizionali, sintomo di un’offerta digitale non ancora sviluppata a dovere. Il punto di svolta non è comunque lontano: in un caso su due, chi ha comprato un’assicurazione nel 2021 ha scelto un’assicurazione digitale. Alle insurtech, e alle compagnie tradizionali, il compito di fare la necessaria education agli operatori della filiera e ai consumatori per comprendere il valore di queste soluzioni.